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  • Writer's pictureDJ Nejo

Iniziare a Produrre Adesso.


Photo by Jasmin Schreiber on Unsplash


Hai sempre sognato di fare delle produzioni musicali, sei un DJ che cerca di dare un tocco personale al proprio suono oppure hai delle idee che ti frullano in testa e vorresti realizzarle. Qualunque sia la tua situazione una delle domande da un milione di dollari più richieste è "da dove si comincia?". In tanti chiedono quale sia il Software più adatto alle loro esigenze, ma in realtà qui siamo già ad un passo successivo. In questo articolo scoprirai come iniziare a produrre a partire da adesso.


TEMPO

Spesso ci diciamo di non avere tempo. Ci sono fiumi di parole sull'argomento "gestione del tempo" così come tantissime sono le storie di chi è diventato un produttore di successo ritagliandosi delle ore qua e là in giornate contingentatissime.

Pensare al tempo a disposizione è assolutamente il primo passaggio, mentre il secondo è togliersi dalla testa il pensiero di non poterlo fare.

E' molto più efficace dedicarsi un pochino tutti i giorni alla produzione musicale, anche solo mezz'ora, piuttosto che fare delle grandi scorpacciate a cui non si darà mai seguito.

Questo per almeno due buone motivi:

il primo è il grande scoglio iniziale, prima di riuscire a tirar fuori qualcosa di decente passerà parecchio tempo. E' un po' come chi decide di suonare il violino che sa bene che per il primo anno saranno soltanto rumori anche piuttosto fastidiosi prima di riuscire a far uscire qualcosa che sembra una nota. Allo stesso modo nella produzione musicale ci sono così tanti elementi da tenere in considerazione e così tante alternative disponibili che dobbiamo considerare un periodo iniziale molto impegnativo da superare.

Il secondo motivo ha a che vedere con la percezione molto particolare di quello che si sta facendo. In altre parole potresti adorare ciò che stai tirando fuori, risentirlo dopo due settimane e avere la sensazione di dover buttare via tutto. Il concetto è molto interessante e sarà presto approfondito a dovere, per il momento ti basti pensare che dare continuità in fase iniziale è l'unico modo per riuscire a creare un proprio stile e un metodo di lavoro personale.


SETTA LE ASPETTATIVE

Questo non è un invito a non aspettarsi niente di buono, così almeno non sarai deluso. Settare le aspettative significa cercare di capire a cosa si andrà incontro in modo da poterlo affrontare nel migliore dei modi.

Produzione musicale significa andare incontro a un sacco di frustrazioni, scontrarsi con macchine, meccanismi, plugin, suoni che non tornano e strumenti che ancora non sai padroneggiare.

E' opportuno fare un passaggio fondamentale fin da subito: non devi cercare di ricreare l'idea che ti balza in testa quanto di lasciarti andare e seguire il flow di quello che stai creando.


Se ti avvicini alla produzione musicale da DJ hai un sacco di ascolti a cui confrontarti, hai tantissima musica in repertorio e se accompagnato dalla sensazione di non riuscire mai ad avvicinarti neanche lontanamente a quei brani che tanto ti piacciono.

Anche quando inizi a creare delle produzioni di tutto rispetto, riesci difficilmente ad accostarle ai brani che suoni ogni settimana.

Questo potrebbe essere un altro scalino insormontabile, se non adotti un altro approccio. La creazione di musica è un atto fine a sé stesso, dimentica (per il momento) obiettivi, raffronti. Quando ti svegli che hai sognato una traccia (eh sì succede!) lì nella tua testa è tutto perfetto, tutto al suo posto e tutto che funziona a dovere, ma poi nel ricreare davvero ciò che hai in testa ecco che arrivano puntuali le magagne. Non trovi il campione giusto, il basso non ti viene, le note non tornano e così via.

Questo semplicemente perché l'idea deve essere solo uno spunto di partenza, non un'ossessione.

E' opportuno avere dei brani di riferimento, da mettere proprio sul progetto musicale, ma sappi che la tua creazione deve camminare con le proprie gambe.


PARTI DA QUELLO CHE HAI, NON DA QUELLO CHE TI MANCA

Evita fin da adesso la lista di tutto ciò che ti ci vorrebbe. Le casse nuove, la stanza, il compressone, il synth analogico degli anni '70. L'elenco potrebbe essere infinito e anche avendo a disposizione il portafogli inesauribile, non è la strada giusta.

Ci sono produzioni di livello mondiale nate da un semplice portatile e mixate, almeno in primissima fase, in cuffia.

Ecco quindi ciò di cui hai veramente bisogno:

un computer (a meno che non tu voglia tornare a tagliare e incollare manualmente il nastro);

delle buone cuffie;

delle case da studio.

STOP


Il resto poi arriva nel tempo quando ne hai assolutamente bisogno. Ti sconsiglio di acquistare materiale nuovo, anche perché devi imparare ad usarlo e già ti stai dedicando ad un'attività nuova in cui c'è molto da imparare, non aggiungerei un carico ulteriore.

Anche se hai deciso di acquistare la nuova Maschine, è sbagliato pensare che sia quello lo stimolo per iniziare a fare produzioni. Inoltre il problema non è negli strumenti che utilizzi ma cosa ci fai con questi. POI arriverà il momento di scegliere se è meglio quella marca o quell'altra, quel plugin o quell'altro, ma non è adesso il caso di pensarci.

Una volta fatto i conti con il tuo contesto di partenza questa idea di fondo è da mantenere anche una volta iniziato a produrre: pochi strumenti, pochi plugin, poche tracce sul progetto. Cerca di prendere confidenza con gli strumenti (con tutte le accezioni del termine) prima di andare a complicarti la vita. Parti da qualcosa di semplice prima di andare ad approfondire.

L'idea quando si inizia a fare musica è che manchi sempre qualcosa, che sia sempre abbastanza vuoto o scarno. Dovresti riuscire ad andare contro questo concetto, cercando di non essere un giudice troppo severo contro stesso né ipercritico.


IL SOFTWARE

Eccoci arrivati al punto tanto richiesto. Per una trattazione dei principali software di produzione musicale rimando all'articolo dedicato sul blog


Prima però qualche piccola considerazione in merito, sempre sull'approccio:

il software è un foglio bianco, è come se uno scrittore dovesse decidere su quale carta o applicazione lavorare per iniziare a scrivere il proprio primo romanzo.

Su ogni software di produzione musicale puoi fare tutto, sono applicazioni molto strutturate ed approfondite, con talmente tante funzioni che è impossibile anche per i più esperti, conoscerle e padroneggiarle tutte prima di decidere quale sia quella che fa per noi. E' vero che ci sono delle Digital Audio Workstation che si prestano più per delle cose che per altre, ma ciò non significa che non si possano fare o che ti impediscano di raggiungere il risultato sperato.

In conclusione non è il software che fa la differenza, ma come lo utilizzi e per questo arriviamo al prossimo punto dell'articolo.


LA PRATICA

La produzione musicale si impara facendola, così come le funzioni di un software e il personalizzare un plugin. Le procedure sono molteplici e soprattutto si può arrivare allo stesso punto in vari modi e attraverso mille strade diverse.

L'unico modo per riuscirci è dedicarcisi, fare esercizi, fare errori, in una parola sola fare.

Ciò non significa che non ci sia una teoria, che non siano utili dei tutorial o dei corsi. Ma tutto questo non ha alcun senso senza la pratica.

Non si può imparare tutto prima di cominciare, anche perché molto lo impari proprio esclusivamente facendo. Crei un tuo metodo, che funzioni per te, solo mettendoti lì sul progetto, sugli strumenti, cercando le soluzioni agli ostacoli che ti trovi davanti


FARE TANTO, PRIMA CHE BENE

La grande sciocchezza che vorrei togliere dalla testa prima di iniziare a produrre è la seguente: "faccio poco, perché ricerco la qualità". Questa massima per la produzione musicale non vale. La qualità arriva dopo.

L'argomento è ostico da digerire per molti, ma il perfezionismo è nemico del produttore musicale. Prima di tutto perché in fase iniziale non riesci a costruire qualcosa di dignitoso, ma va bene così, fa parte del gioco; il perfezionismo ti blocca dal finire quello che hai cominciato in modo da poter iniziare qualcos'altro.

Un grandissimo problema di noi produttori musicali è che abbiamo decine (se non centinaia) di progetti mai conclusi, che rimangono lì a occupare spazio, mentale oltre che fisico. Invece dovremmo finire appena possibile quello che abbiamo cominciato, comunque sia andata e solo dopo iniziare una nuova avventura.

Se realizzi 10 brani è probabile che 1 di questi sia una hit. Se ne realizz 100 è molto più probabile che 1 sia veramente una hit.

Ogni volta che realizzi qualcosa e la concludi sei molto più rapido e incisivo nel prendere decisioni, nell'ottenere quello che ti aspetti, nel ricreare le condizioni ideali e che funzionano per te, nel crearti un metodo di produzione limitando al minimo la parte ripetitiva, noiosa e poco divertente del fare musica concretamente.

Essere rapidi è una caratteristica da perseguire con tutto te stesso. Non serve a niente impiegare un mese per raggiungere il giusto suono di cassa. E' solo tempo che porti via alla tua prossima produzione, che potrebbe essere quella che funziona davvero.





Ci sono molti spunti su cui si potrebbe discutere, ho parlato più di approccio che di tecnica. Ma è proprio l'approccio che fa la differenza nel dedicarsi alla produzione musicale. Fammi sapere cosa ne pensi e quali argomenti accennati vorresti approfondire

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