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  • Writer's pictureDJ Nejo

"Vorrei Fare il DJ". Da dove cominciare?



Come si fa ad iniziare a fare il DJ? Si parte dalla musica o dall'attrezzatura? Quanto tempo è necessario per imparare e fare pratica? Queste sono tutte domande che possono venirti in mente quando decidi di metterti a fare il DJ. La risposta non è semplice né c'è una formula valida per tutti. Ma cerchiamo di mettere ordine ai pensieri.

Prima di tutto i requisiti fondamentali, che sono essenzialmente due: passione per la musica e voglia di mettersi in gioco. Senza passione per la musica non ci sono altre motivazioni che tengano; il mettersi in gioco, invece, è un presupposto cui non si può prescindere, perché un DJ ha bisogno necessariamente di un pubblico, non importa se reale o virtuale, numeroso o composto da una sola persona.

Se ci sono questi due requisiti fondamentali allora puoi proseguire nella lettura.

Avresti sempre voluto provare a fare il DJ, ma non sai da dove cominciare? Ecco la guida completa per te.


LA MUSICA

Si parte dalla Musica, almeno questo è il metodo che prediligo. Non importa il genere, l'epoca, se di nicchia o per tutti. Un DJ ha bisogno di un repertorio e se parte da zero poco male, iniziamo a crearcelo.

Prima di iniziare a capire come interagire con la musica è opportuno studiarla e ancora di più farsi prendere dalla curiosità. Questo significa sia in modo "orizzontale", cioè analizzando le parti di una canzone, gli strumenti presenti, l'organizzazione interna, andando quindi ad approfondire come si costituisce un brano musicale, cosa hanno in comune e cosa differenzia ogni traccia e cercando degli elementi per orientarsi.

Contemporaneamente cerchiamo "in verticale" di farci una cultura: ascoltiamo i brani di oggi e i riferimenti col passato, cerchiamo di capire i generi musicali, i periodi storici, le influenze e ricorrenze. Cerchiamo di analizzare le tendenze musicali, come si sviluppano, nascono e "muoiono". Tutto questo non si impara in una notte, ma senza questo tipo di ricerca fare il DJ risulta un'attività vuota e meccanica, priva di qualsiasi elemento di interesse.

Nessuno può creare un repertorio per te, non c'è qualcosa di giusto o di sbagliato. Ti prendi ciò che ti piace e inizi a metterlo in fila.

La ricerca della Musica non è un'attività una tantum, ma ti accompagnerà sempre, anche perché non arriva mai un momento in cui si può stare fermi, altrimenti tutto ti scorrerà intorno senza che tu possa rendertene conto. Una volta appurato questo possiamo andare a capire come mettere insieme la Musica e passare da un brano all'altro.


LA CONSOLLE: lettori o computer?

Ora possiamo iniziare ad interagire con la musica. Come facciamo?

Dal momento che non si può pretendere di imparare tutto prima di cominciare, consiglio di mettersi a fare pratica con gli strumenti di cui si può disporre gratuitamente per poi andare a scegliere l'apparecchio che fa al caso nostro.

Virtual DJ è un software gratuito nella sua versione di base, con il quale si può prendere confidenza con l'arte del mixare. L'alternativa è recuperare un consolle completa da qualcuno (che sia con due lettori e un mixer oppure all-in-one non fa differenza in questa fase) e provare a suonare un po' di brani.

L'attività del DJ consiste nel passare in modo indolore da un brano all'altro, ad ogni sorgente, sia questa un lettore o un canale del software, corrisponde un canale del mixer con le proprie regolazioni. Serve poi una cuffia per il preascolto, in modo tale da preparare la traccia successiva.

La versione gratuita di Virtual DJ non consente l'ascolto separato, però si può comunque provare a sovrapporre le tracce e a capire come trovare il punto di partenza (CUE), azione fondamentale quanto trascurata.

Io sono dell'idea che sia meglio dedicare qualche settimana all'ascolto dei brani e alla pratica per poi andare ad acquistare dell'attrezzatura piuttosto che stare un mese in attesa della scheda audio o del controller. E' vero che è una fase un po' noiosa ma poi te la ritrovi quando vai a mixare i brani e se non sei disposto a superare questo scalino iniziale è difficile tu possa andare avanti per molto a fare il DJ.


Le opzioni per quanto riguarda la strumentazione sono essenzialmente 3: una consolle completa, una consolle compatta (all-in-one), un controller per computer.

Non esiste una scelta sbagliata, è una questione molto personale, le variabili sono il budget a disposizione e l'attitudine individuale. Non c'è uno strumento di questi che precluda la possibilità di dedicarsi a pieno all'arte del DJ.

La consolle completa è composta nella sua forma base da due lettori e un mixer. I lettori adesso hanno un ingresso USB, sconsiglio di acquistare dei lettori soltanto con CD, perché è un formato in via di estinzione e andare a masterizzarsi i brani su CD è un enorme spreco di tempo e di risorse che si può tranquillamente evitare.

Per i lettori le marche principali sono Pioneer e Denon, le altre rischiano di essere carenti per quanto riguarda l'affidabilità e la velocità di lettura. Dal momento che avrai pochi secondi per scegliere e caricare una traccia e opportuno che l'attrezzatura non ti ponga dei limiti in tal senso. E' meglio di gran lunga un usato Pioneer anche molto datato (purché sia in buone condizioni) che un lettore di una sottomarca sconosciuta, che sembra funzionare inizialmente, ma che poi non riproduce i files come dovrebbe.

Si può anche scegliere di dotarsi di due giradischi e acquistare i vinili. E' bene considerare però che in quel caso siamo un po' limitati in molti generi musicali, perché non tutto esce su disco e che sarà una scelta un po' costosa in fase iniziale, perché un conto è acquistare un brano a 1€ un conto è prendersi un disco a 15€ che contiene un brano soltanto.

Per quanto riguarda il mixer può andar bene "qualsiasi cosa",è sufficiente che abbia almeno due ingressi e il selettore per la cuffia. In seguito sarà necessaria una qualità sonora decente, ma per imparare non è ancora così un problema prendersi un mixer di bassa qualità.

Se si opta per il controller la scelta dipende dal software, rimando all'articolo dedicato per farsi un'idea sui software da DJ in circolazione


In questo caso la musica è nel computer, il software occupa buona parte di memoria mentre sta lavorando ed è opportuno che mentre si suona non ci siano altre applicazioni aperte. Per il resto non ci sono altre particolari limitazioni, quando poi si sarà in grado di suonare per serate intere allora potrà essere opportuno scegliere un software piuttosto che un altro in base alle preferenze musicali e tecniche.


La consolle compatta è un ibrido tra le due formule raccontate qui sopra: consente di suonare i singoli brani, caricati nei lettori che sono integrati, oppure di interfacciarsi con il computer e il software.

Anche in questo caso Pioneer è leader di mercato, Denon che ha dei prodotti molto interessanti, ci sono poi altre marche che si contendono la loro fetta, da Native Instruments a Numark. Non tutti i prodotti sono compatibili con tutti i software, è opportuno se si ha disposizione già qualcosa, che si faccia una verifica delle compatibilità prima di procedere all'acquisto.


L'attrezzatura non deve essere un limite: il consiglio è di provare il più possibile tutto e cercare di essere in grado di suonare con qualsiasi cosa. Incontrarsi con amici, provare nei locali, rendersi conto delle differenze e degli elementi comuni. Scegliere a prescindere è piuttosto difficile, ma anche inutile.

Il DJ non lo fa l'attrezzatura, ma anche la tecnica. Quello che conta prima di tutto è la selezione, la tecnica è solo un modo per metterla in atto


LA SERATA - IL SET

Adesso che abbiamo la Musica e qualcosa con cui suonarla è arrivato il momento di costruire il nostro set. Che si tratta di un momento in camera con tre amici, un set registrato da pubblicare online o una festa con 1000 persone non fa differenza, (si fa per dire), nel senso che le operazioni da mettere in atto brano dopo brano solo esattamente le stesse. Quello che cambia è il contesto.

Ecco che il DJ deve imparare a leggere il contesto, Essere preparato tecnicamente e con il repertorio, conoscere i brani e saperli mettere in fila, ti consente di dedicarti a capire ciò che sta succedendo intorno, valutare la reazione delle persone, capire cosa può funzionare e cosa no, cercare di approfondire cosa fanno gli altri, sia i nomi più famosi che chi ha appena iniziato come te.

Dal momento che le attività da mettere in atto contemporaneamente sono molte, dovrai riuscire a svolgerle il più possibile in modo automatico, così da poterti concentrare sul resto. In questo modo potrai sviluppare il tuo stile, la tua attitudine, il tuo modo di concepire una serata e le evoluzioni che saprai trasmettere.

Prendi il più possibile riferimenti dagli altri ma certe dinamiche non si possono spiegare, dovrai tradurle tu stesso, nel modo più personale possibile.

"Non ci sono scelte sbagliate, ma soltanto scelte", si potrebbe dire parafrasando un'espressione famosa legata al jazz; queste scelte ti rendono il DJ che sei e possono farti arrivare al DJ che vorresti essere.


Ti ho incuriosito con queste premesse e vorresti saperne di più su come diventare DJ

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